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RIDEFINIZIONE DEI MODELLI FORMATIVI E CONSOLIDAMENTO DEI RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDER

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Progetti stabili di collaborazione con gli Uffici Giudiziari

AREA CIVILE

L’attività di massimazione, che ha riguardato i provvedimenti del contenzioso bancario finanziario, definiti dai Tribunali di Benevento e di Avellino, nel triennio 2020-2022, si è sostanziata nella individuazione, all’interno dei provvedimenti giurisdizionali esaminati, delle questioni giuridiche più ricorrenti, cui ha fatto seguito la predisposizione di apposite schede (per ciascuna sentenza esaminata e “tematiche”), riassuntive degli indirizzi giurisprudenziali sulle questioni giuridiche esaminate, con lo scopo di contribuire a deflazionare il contenzioso e ad aumentare la prevedibilità delle decisioni sulla materia.


AREA PENALE

In ambito penale, l'attività di massimazione ha riguardato le decisioni emesse dai Tribunali di Benevento e di Avellino, sezione dibattimento (monocratico e collegiale). Tale attività è funzionale al rilevamento di eventuali contrasti interpretativi, nonché di orientamenti consolidati espressi in merito alle questioni più ricorrenti (seriali), allo scopo di garantire maggiore uniformità applicativa, implementando il nuovo modello organizzativo da realizzare nei tribunali di riferimento.


 offerta formativa

Modifiche e/o integrazioni ai piani di studio

NUOVO MODELLO DI AGGRESSIONE DELL’ ARRETRATO

Immagine10 Attivazione di gruppi di lavoro (task force) per l’implementazione dei modelli organizzativi negli uffici giudiziari

Il documento al link contiene la descrizione della scheda di analisi per il monitoraggio e l’individuazione delle possibilità criticità dei processi ed il conseguente report di valutazione periodica sull’implementazione dei modelli organizzativi, derivante da una prima sperimentazione sul campo della suddetta scheda. La scheda di analisi è stata progettata in modo da garantire un approccio multidimensionale e multilivello al monitoraggio. Essa, infatti, si presenta come un composito cruscotto di indicatori quali-quantitativi, finalizzati alla misurazione non solo dell’efficienza e dell’efficacia della performance, ma anche della sua qualità, e, inoltre, si articola su diversi livelli di analisi, i) micro (o individuale), focalizzato sulle prestazioni dei singoli giudici e addetti UPP; ii) meso (o intermedio), ove si considerano le prestazioni per specifici aggregati, quali la singola macro-materia (es. contenzioso ordinario) o sub-aggregati della stessa (es. contratti bancari), singolo Ufficio per il Processo (UPP) e sezione; iii) macro (o generale), ovvero riguardante l’Ufficio Giudiziario nel suo complesso. Sebbene ancora in fase di ultimazione all’epoca della consegna dell’output di progetto, si è ritenuto opportuno effettuarne una preliminare sperimentazione con il duplice obiettivo di analizzare gli indicatori sul campo (anche rispetto alle sorgenti di dati necessarie per la loro produzione) e di produrre un primo report di monitoraggio degli effetti prodotti dall’adozione degli UPP, sia nel Tribunale di Avellino sia nel Tribunale di Benevento.


Analisi delle funzioni dei sistemi informatici

Il documento è finalizzato all’identificazione e descrizione delle funzionalità, non previste dagli attuali sistemi informatici usati dai tribunali, che sono ritenute utili per aggredire l’arretrato, supportare l’organizzazione degli UPP e il lavoro dei relativi addetti e dei magistrati. Allo scopo, sono descritti brevemente i sistemi IT maggiormente usati, con particolare riferimento alle funzionalità principali e all’architettura; quindi, è presentato l’approccio metodologico da adottare per lo sviluppo prototipale di dimostratori che saranno impiegati per valutare le funzionalità per una futura ingegnerizzazione finalizzata al dispiegamento in produzione.


Heimdall – Un tool prototipale di document enhancement per il magistrato e l’Ufficio per il Processo

Questo documento presenta l’applicativo prototipale Heimdall, pensato per supportare l’attività dei magistrati e dell’UPP attraverso una serie di funzionalità utili per gestire la grande mole di documenti con cui quotidianamente hanno a che fare gli operatori della giustizia quali estrarre riferimenti normativi e giurisprudenziali contenuti nel fascicolo di causa, annotare semanticamente i documenti per la concettualizzazione e per la massimazione delle sentenze, ricercare contenuti e documenti simili.


HYPERION IUS – Sistema di monitoraggio dei flussi giudiziari

Il documento presenta HYPERION IUS, un sistema software che consente a giudici, presidenti di sezione e di tribunale l’accesso agevole ad una serie di indicatori grafici raggruppati in cruscotti che consentono di monitorare in tempo reale l’andamento dei singoli fascicoli, di ottenere una serie di metriche aggregate e di confrontare tra loro i vari andamenti anche in ottica predittiva con l’obiettivo di suggerire riorganizzazioni finalizzate al miglioramento degli indicatori di performance.


Strumenti di supporto per la rappresentazione dei flussi informativi e relative criticità

Il documento ha l’obiettivo di esplicitare e disegnare il processo ordinario a cognizione piena in ambito civile attraverso l’impiego di un linguaggio di modellazione di processi, quale BPMN, al fine di consentirne l’analisi, l’identificazione di punti di criticità e l’estrazione di eventi rilevanti ai fini della determinazione di KPI utili per il monitoraggio.


MODELLI ORGANIZZATIVI DI AGGRESSIONE DELL'ARRETRATO CIVILE INCENTRATI SULL'UPP

Il lavoro si propone di elaborare dei modelli di aggressione dell’arretrato civile dei Tribunali, che mettano al centro l’Ufficio per il Processo (UPP), onde consentire al giudice di concentrare le sue energie sull’esercizio dello ius dicere e all’ufficio giudiziario di migliorare le performance. Il documento, previa individuazione delle mansioni attribuibili agli addetti all’UPP all’interno di un processo ordinario a cognizione piena, analizza taluni dei criteri, differenti da quello meramente cronologico, reputati prioritari per aggredire l’arretrato civile, e, segnatamente: quello attinente alla pesatura dei procedimenti giudiziari per catalogare il contenzioso in entrata; quelli offerti dalla giurisprudenza sovranazionale della Corte EDU; quelli di matrice socioeconomica. A seguito di una accurata analisi delle forme di supporto giudiziale adottate negli ordinamenti di altri Paesi e di una puntuale disamina delle sperimentazioni nazionali di UPP, vengono descritti i modelli di UPP proposti ai Tribunali di Avellino e Benevento.

L'attività di ricognizione ha avuto per oggetto:

a) l'analisi dei procedimenti classificati come "aggregato arretrato", dei flussi di attività (procedimenti sopravvenuti e definiti per unità di tempo) e delle principali criticità relative all’espletamento della trattazione e della definizione delle cause in ambito civile e penale;

b) il funzionamento degli Uffici per il Processo.

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RICOGNIZIONE ARRETRATO E FLUSSI

Immagine13Ricognizione iniziale

Analisi aggregato arretrato e flussi - Tribunale di Avellino (estrazione dati: 11 maggio 2022)


Analisi aggregato arretrato e flussi - Tribunale di Benevento (estrazione dati: 2 maggio 2022)


Ricognizione finale

Analisi aggregato arretrato e flussi - Tribunale di Avellino (estrazione dati: 5 giugno 2023)

Analisi aggregato arretrato e flussi - Tribunale di Benevento (estrazione dati: 6 giugno 2023)

Risultati ottenuti


RICOGNIZIONE FUNZIONAMENTO UPP

Il Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale (PON GOVERNANCE) è uno degli strumenti della politica di coesione 2014-2020 finanziati dall’Unione europea attraverso i Fondi Strutturali e di Investimento Europei – Fondi SIE.

Immagine5Nell'ambito del PON GOVERNANCE è stato finanziato il progetto dal titolo "Modelli organizzativi e innovazione digitale: il nuovo Ufficio per il Processo per l’efficienza del sistema-giustizia" (Modelli Organizzativi e Digitalizzazione Ufficio Per il Processo - MOD-UPP). L'Università degli Studi di Napoli Federico II è capofila del progetto, finanziato con un contributo pari ad € 8.500.000, in attuazione del Progetto complesso "Progetto unitario per la diffusione dell'Ufficio per il Processo e l'implementazione di modelli operativi innovativi negli Uffici giudiziari per lo smaltimento dell'arretrato". L’Ufficio per il processo (UPP) viene introdotto nel 2014 come struttura di supporto alle attività degli uffici giudiziari, con l’obiettivo di ridurre l’arretrato e contenere i tempi della giustizia. Il progetto è realizzato in partenariato con sei Atenei del centro-sud: Università del Molise, Università di Napoli "Parthenope", Università di Chieti-Pescara, Università di Teramo, Università della Campania "Vanvitelli", Università degli Studi del Sannio. 


L'obiettivo generale del progetto è la creazione di nuovi modelli organizzativi che permettano la riduzione della durata media dei procedimenti e l'abbattimento dell'arretrato, supportando la trasformazione digitale anche attraverso lo sviluppo di un sistema informatico di supporto alle attività dell'Ufficio per il Processo in sinergia con gli obiettivi programmatici del PNRR. Le attività progettuali, che coinvolgono con approccio multidisciplinare assegnisti e borsisti di ricerca (di area giuridica, informatica, economico-gestionale, ingegneristica), si realizzano presso le Corti di Appello e i Tribunali dei distretti giudiziari di Campobasso, L'Aquila, Napoli e Potenza.

I principali risultati attesi: 
  • Definizione di moduli operativi per la costituzione e l'implementazione dell'Ufficio per il Processo;
  • Individuazione di modelli per la gestione dei flussi in ingresso e degli arretrati presso gli Uffici Giudiziari;
  • Attivazione e sperimentazione dei modelli e dei piani;
  • Innovazione dei modelli formativi e consolidamento dei rapporti tra gli stakeholders.

IL CONTRIBUTO UNISANNIO

Le attività progettuali messe in campo dall'Università degli Studi del Sannio, coerentemente con gli obiettivi generali su esposti, sono state realizzate presso (e in collaborazione con) i Tribunali di Benevento e Avellino, con lo scopo di elaborare un nuovo modello organizzativo di gestione del contenzioso che metta al centro l’UPP (catalogazione dei flussi in ingresso; organizzazione del ruolo; studio del fascicolo; massimazione delle decisioni e via dicendo ), consentendo al giudice di concentrare le sue energie sulla funzione, a lui costituzionalmente riservata, di ius dicere. In tale contesto, appare, inoltre, essenziale sfruttare appieno le potenzialità dell’innovazione digitale e garantire un’adeguata formazione degli addetti all’UPP, anche mediante modifiche degli attuali percorsi di studio. L’adozione di questo modello, unitamente all’adattamento della cornice normativa di riferimento, si propone di pervenire a un consistente abbattimento dell’arretrato e un miglioramento della performance degli uffici.


LE FASI DEL PROGETTO

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WORKSHOP

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